venerdì 9 agosto 2013

SAFARI IN KENYA

Quando si dice “mal d’Africa”…. 
Proprio così, non si può rimanere indifferenti ai colori, sapori, profumi, odori che la savana e l'Africa ti regalano.
Con mia figlia Alice, si è deciso di trascorrere una settimana in Kenya, abbinando un safari di 3 giorni/2 notti a 4 notti in un hotel, affacciato sulla splendida spiaggia di Diani. E’ certamente uno dei viaggi più belli che abbiamo fatto; avere la possibilità di vedere gli animali nel loro habitat è un’emozione fortissima.
Il safari lo abbiamo organizzato con Malik che propone diverse soluzione di circuito (http://www.maliksafari.com/#!/home); si può scegliere tra lo Tsavo Est, Ovest, oppure spingersi fino al parco di Amboseli o in Tanzania. Noi abbiamo optato per il safari nello Tsavo Est e Ovest su una jeep ad uso esclusivo. Mi sento di sconsigliare il viaggio ai bambini sotto i 10 anni; oltre ad essere stancante, si è lontani per giorni da qualsiasi località e mezzo di soccorso.


La nostra jeep!

 
Consigli utili
- Vaccini: non sono obbligatori (se si è perplessi meglio consultare il medico di fiducia). 
Consiglio però di fare un’assicurazione integrativa per coperture spese mediche; in loco sono carissime!
- Cosa portare: durante il safari ci sono forti sbalzi di temperatura tra notte e giorno. E’ consigliabile portare abbigliamento comodo, pantaloncini corti, t-shirt, scarpe da ginnastica, felpe o giacche che riparino dal vento (in jeep non ci sono finestrini!). Abbinando due vacanze completamente diverse, ho deciso di fare due valigie separate: una piccola trolley per il safari, con il minimo indispensabile e l’altra per il soggiorno balneare “impacchettata nel cellophane” in aeroporto così da non far penetrare la finissima sabbia rossa della savana.
- Fotografia: per gli amanti come me, fare attenzione alla sabbia della savana e non fotografare le persone, o meglio, chiedere prima il permesso.
- Cosa mangiare: la cucina è molto semplice, riso e verdure si trovano ovunque, farine di mais e frutta. Porre attenzione alla verdura cruda o a bere acqua non in bottiglia, sopratutto fuori dagli hotel.

Safari

Partiamo direttamente dall’aeroporto di Mombasa, direzione Tsavo Est. Ed ecco che entriamo subito nella realtà africana: attraversiamo la grande periferia della capitale e incontriamo i piccoli villaggi costruiti lungo la trafficata strada che attraversa il Kenya.
Raggiungiamo l’ingresso del parco Tsavo Est dopo 3 ore di viaggio, circa.


I primi animali ci incuriosiscono così tanto che Malik è costretto a fermarsi in continuazione (ma dalla jeep non si può scendere!). 
La savana ha un’estensione che è difficile da spiegare; sembra tutto così vicino, in realtà si percorrono chilometri per raggiungere diverse zone del parco.









La nostra guida e autista, Malik, ha un senso innato nello scovare gli animali e questo ci ha permesso di vedere veramente da vicino anche leonesse e ghepardi.







Un lato divertente del safari è che tutte le jeep o pulmini che attraversano i parchi, sono in comunicazione tra loro tramite ricetrasmittenti, e nel caso di avvistamento di leoni o leopardi (che sono gli animali più schivi e difficile da incontrare), si scatena una serie di avvisi frenetici in lingua swahili. Ovviamente gli animali non aspettano noi turisti curiosi!
E quindi? Ferma la jeep, inversione a U e a tutta velocità alla ricerca del leone!



Dove sarà il Leone? A eccolo!!!

Il Leone si nasconde bene nella savana!












Nel tardo pomeriggio rientriamo al Sentrim Tsavo, campo tendato circondato da elefanti alla ricerca di un po’ d’acqua e “ombra”.






Al mattino la sveglia suona alle 5! 
Si parte con il fresco, direzione Tsavo Ovest.











Cambia il paesaggio; dalla pianura della savana si passa a piccoli rilievi dove troviamo tante giraffe per niente intimorite. Attraversiamo un passo formato da rocce vulcaniche e scendiamo in un’ampia pianura con un numero imprecisato di rossi elefanti (è il colore della terra che si lanciano addosso per ripararsi dal sole. E pensare che a scuola li abbiamo sempre colorati con un grigio scuro!)








In tarda mattinata raggiungiamo lo Tsavo Ovest; pranzo al Ngulia Safari Lodge e un po’ di riposo. Nel pomeriggio si riparte alla scoperta dell'Ovest che si presenta subito con una vegetazione diversa.


Uno degli ingressi dello Tsavo Ovest




Prima di cena scopriamo che un ghepardo ha un appuntamento fisso di fronte all’hotel; lo aspetta un bel pezzo di carne con osso….



Anche oggi la sveglia non perdona; la strada per raggiungere Dani è lunga ed impervia. 
Non possiamo però non fare una sosta in un villaggio Masai; a dire la verità ormai sono molto preparati ad accogliere i turisti, danzano, saltano, cantano e preparano le bancherelle con coloratissimi braccialetti e collane. 
Ma è pur sempre un'esperienza unica.









Arriviamo in hotel nel tardo pomeriggio, il Francorossso Seaclub Kole Kole.
La bella esperienza del safari è finita, e con le lacrime agli occhi salutiamo e ringraziamo Malik.

L'hotel è un ottimo 5 stelle, con camere molto spaziose e ottima ristorazione. La spiaggia è di sabbia bianchissima e con la bassa marea è possibile fare lunghe passeggiate.
Attenzione solo ai colobi, scimmiette presenti nel grande giardino, sempre pronte a "rubare" il cibo o qualche bibita (zainetti o borse sempre chiuse perchè riescono ad infilare la piccola zampetta e portano via qualsiasi cosa!).

Giardino e parte delle camere dell'hotel






La lunga spiaggia

Nessun commento:

Posta un commento