mercoledì 18 settembre 2013

VALLE STURA - Lago Oronaye




La lunga Valle Stura è ricca di escursioni in quota.
Oggi parliamo dell’escursione al lago Oronaye, percorso facile adatto anche a famiglie.

Abbiamo dormito in tenda davanti al lago della Maddalena, mentre per la cena vi posso consigliare il ristorante della Pace a Sambuco   http://www.albergodellapace.com/index.php/ristorante, locale tipico e ottima cucina casalinga!





riflessi mattutini del lago della Maddalena 


 DA NON PERDERE!

Cosa mangiare 

Tipico piatto occitano di pasta fatta in casa, sono i cruset, gnocchetti di farina e uova lavorati sulla spianatoia con il pollice per renderli arricciati; si servono con una buonissima e gustosa salsa di cipolla e aglio soffritti, latte, panna e formaggio stagionato (bagna grisa). Per gli amanti della carne, questa è la patria dell'agnello Sambucano (presidio Slow Food), che di solito viene servito in umido o al forno.




i cruset


piatto di agnello

Cosa bere
Il vino rosso piemontese accompagna perfettamente sia i cruset che l'agnello! E quindi, ampia scelta tra dolcetto, nebbiolo, barbera...


LAGO ORONAYE


Il dislivello è di 500 m circa, per una durata di 1 ora e 30 minuti circa. 
La partenza è dal Colle della Maddalena (mt 1996); si lascia l’auto nel grande parcheggio e si prende il sentiero che si sviluppa all'inizio a destra del fiume Oronaye.
 
Pastore sul colle

Si attraversa il fiume senza difficoltà e si segue il sentiero che si apre su un grande pianoro. 


sulla sinistra il Bec du Lievre mt 2770

sulla destra il Monte Oronaye


Si prosegue sulla destra e si raggiunge il grande lago Oronaye circondato da montagne come il Monte Oronaye, vetta di 3100 mt con una roccia decisamente dolomitica.

il lago Oronaye e il Bec du Lievre sullo sfondo

Il lago dall'alto e ben visibile il sentiero che lo costeggia

Arrivati al lago trovate due possibilità (2 sentieri che conducono entrambi sul colle Roburent):
il sentiero di destra costeggia il lago e si “arrampica” sul colle, oppure il sentiero di sinistra che sale subito dando la possibilità di ammirare il lago dall’alto.

vista del lago dal sentiero in quota


Sul colle troviamo le pietre di confine Francia/Italia con il simbolo del giglio che rappresenta la Francia e con la croce che rappresenta la dinastia dei Savoia.

la croce dei Savoia

il giglio dei francesi



Arrivati sul colle di Roburent a mt 2502 si ammira il bellissimo lago superiore di Roburent, mt 2426.
 
Lago superiore di Roburent 



martedì 10 settembre 2013

VALLE MAIRA, GIRO DI PIERGIORGIO FRASSATI - Cuneo

Ecco un altro bell'itinerario ad anello in Val Maira: 
il sentiero di Piergiorgio Frassati. 


Il sentiero è adatto anche a famiglie con bambini; da tenere presente che per effettuare l’intero anello ci vuole una giornata intera, con sosta per pranzo e un po’ di riposo.

Dislivello totale di circa 850 metri; al sentiero di PGF abbiamo aggiunto la salita al passo della Cavalla e rientro a Saretto, così da creare un anello in senso orario. 

L'escursione è stata effettuata nel mese di agosto 2012, estate torrida e con poche piogge; non abbiamo trovato sorgenti dove segnalate, e i laghi erano con poca acqua. 


DOVE DORMIRE
Abbiamo pernottato presso il campeggio "libero" Sorgenti del Maira in località Saretto (1628 mt); alla destra del fiume parte il sentiero.





DOVE MANGIARE
Il bar ristorante Ciarbonet si trova a Ponte Maira, a un paio di km prima di Saretto (http://www.ciarbonet.com/home.aspx). 
Un buon piatto di polenta concia si mangia sempre volentieri! E non mancano antipasti piemontesi e pasta fatta in casa, tutto buonissimo!




Partiamo la mattina presto prendendo il sentiero S 13; ci aspetta subito una salita abbastanza ripida che ci porta al lago di Visaisa (1916 mt), incastonato tra le montagne.





Non scendiamo al lago, ma proseguiamo tenendo il sentiero di sinistra che riprende la salita. 




il lago Visaisa sulla sinistra e il sentiero sulla destra


Lungo la strada ammiriamo lo splendido panorama del vallone del Maurin, l’imponente Rocca Provenzale e il paese di Chiappera.


Proseguiamo la salita con piccoli tornanti, fino a raggiungere il piccolo Bivacco Bonelli (2328 mt).


sentiero verso il bivacco

quasi arrivate al bivacco
 

Bivacco Bonelli




Di fronte il bel lago Apzoi (con poca acqua, purtroppo) circondato dall’imponente catena Oronaye, l’ Aigle di 2833 mt e Monte Oronaye e 3100 mt.

Lago Apzoi con poca acqua, circondato dall'Oronaye



Ripartiamo prendendo il sentiero S 13 che si intravede dietro al bivacco e che sale con piccoli tornanti; rimane in pendenza fino a raggiungere un piccolo gruppo di case diroccate; si intravede il Lago delle Marie (o Munie 2398 mt) e un altro piccolo lago. 




Lago Apzoi dal sentiero e il dolomitico Monte Oronaye

Il piccolo lago delle Marie



lungo la salita verso il passo della Cavalla

Manteniamo il sentiero S17 con destinazione Passo della Cavalla (2539 mt).

Sosta per il pranzo e per un po’ di riposo prima della discesa!


la catena delle Oronaye









Cominciamo con la tranquilla discesa circondate dai monti Soubeyran (2701 mt), Viraysse (2838 mt), Vallonasso (3034 mt), Sautron (3166 mt)!

le casermette sotto il Passo della Cavalla



Breve sosta su un pianoro sormontato da una bella croce per ammirare il panorama della valle.






Rocca Provenzale

Chiappera dall'alto

la diga di Saretto

l'imponente Rocca Provenzale nella valle del Maurin e Chiappera

Riprendiamo il sentiero S17 che incrocia l’S16 all’altezza delle Grange Pausa (porta Colle del Sautron) e si rientra sulla comoda carrozzabile.



AGGIUNTA DEL 15 SETTEMBRE 2013!

Sabato notte abbiamo pernottato nel bivacco Bonelli; in estate bisogna ritirare le chiavi presso il ristorante Ciarbonet. Portatevi acqua perché non c'è vicino al rifugio; bisogna risalire verso il lago (direzione lago delle Munie) e sperare nella sorgente..
E' stato bellissimo anche il tempo non era dei migliori;  il bivacco ha una posizione perfetta, affacciato sul lago Apzoi sotto il massiccio delle Oronaye.
Silenzio assoluto, luna misteriosa, buio, vento forte e pioggia.....



l'Oronaye






L'interno del bivacco