Quando si dice “mal d’Africa”….
Proprio così, non si può rimanere indifferenti ai colori, sapori, profumi, odori che la savana e l'Africa ti regalano.
Proprio così, non si può rimanere indifferenti ai colori, sapori, profumi, odori che la savana e l'Africa ti regalano.
Con mia figlia Alice, si è deciso di trascorrere una settimana in Kenya, abbinando un safari di 3 giorni/2 notti a 4 notti in un hotel, affacciato sulla splendida spiaggia di Diani. E’ certamente uno dei viaggi più belli che abbiamo fatto; avere la possibilità di vedere gli animali nel loro habitat è un’emozione fortissima.
Il safari lo abbiamo organizzato con Malik che propone diverse soluzione di circuito (http://www.maliksafari.com/#!/home); si può scegliere tra lo Tsavo Est, Ovest, oppure spingersi fino al parco di Amboseli o in Tanzania. Noi abbiamo optato per il safari nello Tsavo Est e Ovest su una jeep ad uso esclusivo. Mi sento di sconsigliare il viaggio ai bambini sotto i 10 anni; oltre ad essere stancante, si è lontani per giorni da qualsiasi località e mezzo di soccorso.
La nostra jeep! |
Consigli utili
- Vaccini: non sono obbligatori (se si è perplessi meglio consultare il medico di fiducia).
Consiglio però di fare un’assicurazione integrativa per coperture spese mediche; in loco sono carissime!
Consiglio però di fare un’assicurazione integrativa per coperture spese mediche; in loco sono carissime!
- Cosa portare: durante il safari ci sono forti sbalzi di temperatura tra notte e giorno. E’ consigliabile portare abbigliamento comodo, pantaloncini corti, t-shirt, scarpe da ginnastica, felpe o giacche che riparino dal vento (in jeep non ci sono finestrini!). Abbinando due vacanze completamente diverse, ho deciso di fare due valigie separate: una piccola trolley per il safari, con il minimo indispensabile e l’altra per il soggiorno balneare “impacchettata nel cellophane” in aeroporto così da non far penetrare la finissima sabbia rossa della savana.
- Fotografia: per gli amanti come me, fare attenzione alla sabbia della savana e non fotografare le persone, o meglio, chiedere prima il permesso.
- Cosa mangiare: la cucina è molto semplice, riso e verdure si trovano ovunque, farine di mais e frutta. Porre attenzione alla verdura cruda o a bere acqua non in bottiglia, sopratutto fuori dagli hotel.
Safari
Partiamo direttamente dall’aeroporto di Mombasa, direzione Tsavo Est. Ed ecco che entriamo subito nella realtà africana: attraversiamo la grande periferia della capitale e incontriamo i piccoli villaggi costruiti lungo la trafficata strada che attraversa il Kenya.
Raggiungiamo l’ingresso del parco Tsavo Est dopo 3 ore di viaggio, circa.
Raggiungiamo l’ingresso del parco Tsavo Est dopo 3 ore di viaggio, circa.
I primi animali ci incuriosiscono così tanto che Malik è costretto a fermarsi in continuazione (ma dalla jeep non si può scendere!).
La savana ha un’estensione che è difficile da spiegare; sembra tutto così vicino, in realtà si percorrono chilometri per raggiungere diverse zone del parco.
La savana ha un’estensione che è difficile da spiegare; sembra tutto così vicino, in realtà si percorrono chilometri per raggiungere diverse zone del parco.
La nostra guida e autista, Malik, ha un senso innato nello scovare gli animali e questo ci ha permesso di vedere veramente da vicino anche leonesse e ghepardi.
Un lato divertente del safari è che tutte le jeep o pulmini che attraversano i parchi, sono in comunicazione tra loro tramite ricetrasmittenti, e nel caso di avvistamento di leoni o leopardi (che sono gli animali più schivi e difficile da incontrare), si scatena una serie di avvisi frenetici in lingua swahili. Ovviamente gli animali non aspettano noi turisti curiosi!
E quindi? Ferma la jeep, inversione a U e a tutta velocità alla ricerca del leone!
E quindi? Ferma la jeep, inversione a U e a tutta velocità alla ricerca del leone!
Dove sarà il Leone? A eccolo!!! |
Il Leone si nasconde bene nella savana! |
Cambia il paesaggio; dalla pianura della savana si passa a piccoli rilievi dove troviamo tante giraffe per niente intimorite. Attraversiamo un passo formato da rocce vulcaniche e scendiamo in un’ampia pianura con un numero imprecisato di rossi elefanti (è il colore della terra che si lanciano addosso per ripararsi dal sole. E pensare che a scuola li abbiamo sempre colorati con un grigio scuro!)
Prima di cena scopriamo che un ghepardo ha un appuntamento fisso di fronte all’hotel; lo aspetta un bel pezzo di carne con osso….
Anche oggi la sveglia non perdona; la strada per raggiungere Dani è lunga ed impervia.
Non possiamo però non fare una sosta in un villaggio Masai; a dire la verità ormai sono molto preparati ad accogliere i turisti, danzano, saltano, cantano e preparano le bancherelle con coloratissimi braccialetti e collane.
Ma è pur sempre un'esperienza unica.
Non possiamo però non fare una sosta in un villaggio Masai; a dire la verità ormai sono molto preparati ad accogliere i turisti, danzano, saltano, cantano e preparano le bancherelle con coloratissimi braccialetti e collane.
Ma è pur sempre un'esperienza unica.
Arriviamo in hotel nel tardo pomeriggio, il Francorossso Seaclub Kole Kole.
La bella esperienza del safari è finita, e con le lacrime agli occhi salutiamo e ringraziamo Malik.
L'hotel è un ottimo 5 stelle, con camere molto spaziose e ottima ristorazione. La spiaggia è di sabbia bianchissima e con la bassa marea è possibile fare lunghe passeggiate.
Attenzione solo ai colobi, scimmiette presenti nel grande giardino, sempre pronte a "rubare" il cibo o qualche bibita (zainetti o borse sempre chiuse perchè riescono ad infilare la piccola zampetta e portano via qualsiasi cosa!).
Giardino e parte delle camere dell'hotel |
La lunga spiaggia |
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